Skip to main content

Adriano Karipuna

32 anni, accademico di giurisprudenza - raccogliendo il testimone da suo padre, Katikà Karipuna, uno dei sopravvissuti al genocidio di mezzo secolo fa avvenuto nei territori Karipuna - è oggi la figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia contro la deforestazione e l’assalto delle economie predatrici che minacciano l’integrità dei suoi ecosistemi e la vita delle sue comunità.

Oggi i Karipuna con una popolazione di 59 persone vivono nella aldea Panorama, a 186 km dalla città di Porto Velho, nella regione occidentale dell’Amazzonia Brasiliana.

Nel 1998 il territorio dei Karipuna è stato ufficialmente riconosciuto di proprietà del Popolo Karipuna e demarcato (cioè il governo ha affisso dei cartelli che ne delimitano il perimetro): per i popoli indigeni del Brasile questo è un importante risultato, perché dovrebbe significare che solo quel determinato Popolo può avere accesso a quel determinato territorio. Nonostante questo la popolazione dei Karipuna rimane uno tra i popoli più minacciati del Brasile. Di fatto non possono muoversi liberamente nel loro territorio a causa delle costanti invasioni da parte di sicari dell’industria del legname e di aziende che vorrebbero trarre profitto dalla distruzione della foresta, anche a costo di agire illegalmente e persino uccidere chi vorrebbe proteggerla. Da anni il Popolo Karipuna chiede al governo brasiliano di adempiere al proprio dovere e proteggere la loro terra, la loro foresta e il loro Popolo.

Per tutto questo Adriano Karipuna ha partecipato alla 49a edizione del Forum Permanente dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per i diritti delle popolazioni Indigene e oggi è venuto in Europa proprio per far conoscere le violazioni che il popolo ed il territorio Karipuna subiscono ogni giorno e parlarci della loro resistenza che oggi ha bisogno del nostro sostegno.

 

(Fotografia di Carlos Dias)